Posts Tagged ‘catanzaro e provincia’

Corso carrelli elevatori- muletti

Corso di Formazione per addetti carrelli elevatori industriali semoventi Con Conducente A Bordo – Muletti

Durata del Corso di formazione: 12 ore

Destinatari: il corso di formazione è destinato ai lavoratori addetti all’utilizzo del Carrello elevatore industriale semovente con conducente a bordo.

Obiettivo del corso di formazione: Il corso ha l’obiettivo di abilitare l’operatore all’utilizzo dell’attrezzatura carrello elevatore.

La formazione degli operatori è un obbligo sancito dall’art.73 del D. Lgs. n. 81/2008 e Accordo Stato Regioni 22/02/2012.

Il corso è caratterizzato da una lezione teorica in cui si privilegeranno le metodologie didattiche interattive, che pongono l’attenzione sul bisogno del partecipante e da una pratica sul campo.

La visione, l’utilizzo e la prova dei carrelli elevatori semoventi con conducenti a bordo aiuteranno il partecipante nella prova pratica finale.

Al termine del corso di formazione verrà svolto un test a risposta multipla per verificare l’apprendimento. La verifica si ritiene superata con il rispondendo in modo esatto ad almeno 70% delle domande.

L’attestato di partecipazione verrà rilasciato a coloro che, oltre ad aver superato la verifica finale di apprendimento, abbiano presenziato ad almeno il 70% delle ore previste per il corso.

Sede di svolgimento: CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE SERINTA – VIA G.B CAPUTI, 1 – LAMEZIA TERME (CZ)

Docenti: Il corso di formazione viene tenuto da Docenti con documentato ed adeguato curriculum professionale nelle materie di loro pertinenza, e con comprovata esperienza nella formazione e/o nella giuda di gruppi di lavoro.

Per approfondimenti consultare l’articolo: Prevenzione: carrelli elevatori, carrelli manuali e nastri trasportatori

Corso Aggiornamento RLS

Corso di Aggiornamento Formazione RLS

Destinatari del Corso Aggiornamento RLS

  • Lavoratori nominati Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza

Obiettivi del Corso Aggiornamento RLS

Aggiornare le competenze e le conoscenze in materia di Sicurezza sul Lavoro, tenuto conto della peculiarità delle funzioni dettate dall’incarico conferito. L’aggiornamento RLS vuole promuovere la cultura della Sicurezza all’interno delle aziende, oltre che fornire una conoscenza del ruolo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza e del suo aspetto gestionale all’interno delle organizzazioni moderne.

Numero minimo di partecipanti ad ogni corso

8 soggetti fino ad un massimo di 35 partecipanti.

Aziende interessate al corso Aggiornamento RLS

  • Aziende di ogni settore
  • Multinazionali
  • Società di consulenza,
  • Enti di certificazione
  • Pubblica Amministrazione

Attestato

Alla fine del percorso, in seguito alla verifica delle competenze acquisite e della frequenza, verrà rilasciato l’attestato di partecipazione.

Altre informazioni

In caso di mancata nomina da parte dei lavoratori, le funzioni  RLS saranno svolte da un rappresentante territoriale (RLST), ossia da un delegato sindacale esterno che, per l’esercizio di dette funzioni, avrà diritto di accesso in azienda e ai relativi documenti sulla sicurezza.  Inoltre, l’azienda in cui non sia stato nominato il RLS, partecipa al finanziamento del Fondo di sostegno di cui all’art. 52, con un contributo pari a due ore lavorative annue per ogni lavoratore occupato.

Modulo di iscrizione

  • Corso in aula : date come da calendario presso SERINTA SRL- Lamezia Terme provincia Catanzaro – Costo 35 euro
  • Corso online: fruibile in qualsiasi momento – Costo 35 euro

Altri corsi che ti potrebbero interessare (categoria Consulenti/Professionisti):

  • SISTEMI DI GESTIONE INTEGRATA: QUALITA’ – AMBIENTE – SICUREZZA
  • PRIVACY
  • FORMATORE
  • AGGIORNAMENTI COORDINATORE/RSPP
  • SOCIAL MEDIA MARKETING

Corso Modulo C – Rspp

Corso di Formazione per Rspp –  Modulo C

Destinatari del Corso Rspp Modulo C

  • Tecnici della prevenzione
  • Consulenti esterni
  • Ingegneri
  • Architetti
  • Geometri
  • Periti
  • Tecnici

Obiettivi del Corso Rspp Modulo C
Acquisire le conoscenze/abilità relazionali e gestionali necessarie per svolgere il ruolo Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione.

Requisiti minimi
Possesso dei Moduli A e B oppure ESONERO delle classi di laurea previste dall’Accordo Stato-Regioni 07/07/2016 (tecniche della prevenzione, alcune classi di laurea di ingegneria, architettura).

Numero minimo di partecipanti ad ogni corso: 8 soggetti fino ad un massimo di 35 partecipanti.

Sbocchi occupazionali

  • Aziende di ogni settore
  • Multinazionali
  • Società di consulenza,
  • Enti di certificazione
  • Pubblica Amministrazione

Attestato
Alla fine del percorso, in seguito alla verifica delle competenze acquisite e della frequenza, verrà rilasciato l’attestato di partecipazione.

Altre informazioni
Le iscrizioni dovranno pervenire entro il: 30/06/2019.

Il Responsabile dei Servizi di Protezione e Prevenzione è un esperto della sicurezza che si occupa di gestire tutte le attività e le misure di protezione e prevenzione dei rischi atte a tutelare e preservare i lavoratori dell’azienda dai rischi professionali.

La figura di RSPP è obbligatoria in tutte le aziende con dipendenti e può essere interno oppure esterno.

Modulo di iscrizione

Altri corsi che ti potrebbero interessare (categoria Consulenti/Professionisti):

  • SISTEMI DI GESTIONE INTEGRATA: QUALITA’ – AMBIENTE – SICUREZZA
  • PRIVACY
  • FORMATORE
  • AGGIORNAMENTI COORDINATORE/RSPP
  • SOCIAL MEDIA MARKETING

 

Prevenzione: carrelli elevatori, carrelli manuali e nastri trasportatori

Da PuntoSicuro.it un articolo del 18/09/2018 dedicato alla  prevenzione degli infortuni nell’utilizzo di alcune attrezzature per la movimentazione dei carichi: carrelli elevatori, i carrelli porta pallet a conduzione manuale e i nastri trasportatori.

Ci sono indubbiamente attività lavorative e attrezzature, anche per la loro estrema diffusione nel mondo del lavoro, che sono più spesso correlate a infortuni professionali. E una di queste attività è relativa al sollevamento e alla movimentazione di merci e all’utilizzo di attrezzature come i carrelli elevatori, i carrelli porta pallet a conduzione manuale e i nastri trasportatori.

Per fare un breve riepilogo e qualche approfondimento sull’uso in sicurezza di queste macchine, con particolare attenzione al loro uso nel comparto della lavorazione delle carni, possiamo fare riferimento ad un documento del progetto Impresa Sicura, un progetto multimediale validato dalla Commissione Consultiva Permanente come buona prassi nella seduta del 27 novembre 2013 ed elaborato da EBER, EBAM, Regione Marche, Regione Emilia-Romagna e Inail.

I rischi dei carrelli elevatori

Nel documento “ Settore agroalimentare_La lavorazione della carne” si indica che l’uso dei carrelli elevatori può comportare varie situazioni di rischio “sia per gli operatori addetti all’uso di queste attrezzature, che per gli altri lavoratori che operano negli ambienti in cui questi circolano”. In particolare, i rischi sono relativi “alle caratteristiche del mezzo, del suo carico e dell’ambiente in cui esso si muove”. E se importante è “la definizione di procedure operative e la formazione degli operatori addetti”, sono rilevanti anche le condizioni del luogo di lavoro all’interno del quale il carrello opera: “carenze di spazio o irregolarità delle pavimentazioni sono spesso causa dei più gravi infortuni connessi all’uso dei carrelli”.
Il documento, che prende in considerazione i carrelli elettrici e i carrelli a motore endotermico, si sofferma specificatamente su varie tipologie di rischio: rischio di ribaltamento, rischio di investimento, rischio di caduta materiale, rischi infortunistici (cesoiamento, schiacciamento, rischi connessi all’avviamento accidentale), rischi di esplosione, rischi di inalazione gas o fumi di scarico.


Ci soffermiamo in particolare su alcuni suggerimenti forniti per la prevenzione dei rischi di rovesciamento e di investimento.
Chiaramente la guida dei carrelli “deve sempre avvenire nel rispetto delle istruzioni e della formazione acquisita” e non devono “mai essere eseguite manovre potenzialmente pericolose e non previste durante il corso di formazione alla guida dei carrelli”.
Inoltre:
• “la guida deve avvenire nel massimo rispetto della segnaletica orizzontale e/o verticale, mantenendo una velocità coerente con gli ambienti e gli spazi dove avvengono le manovre;
• in prossimità di curve o di passaggi che non consentono la perfetta visibilità si deve procedere molto lentamente attivando, se necessario, gli avvisatori acustici;
• i carichi devono essere sempre trasportati con le forche abbassate per evitare che il baricentro dell’insieme sia elevato e facilmente sbilanciabile;
• il transito su piani inclinati deve sempre avvenire con il carico a monte rispetto alla posizione del posto di guida;
• in caso di trasporto di carichi ingombranti che limitano la visuale all’operatore addetto alla guida, si dovrà procedere in retromarcia o dovranno essere presenti operatori a terra che dirigono la manovra”.

I rischi dei carrelli porta pallet a conduzione manuale

Impresa Sicura segnala che anche l’impiego dei carrelli manuali, “sebbene apparentemente semplice, comporta varie situazioni di rischio”.  E i carrelli a conduzione manuale “possono essere a trazione umana o elettrica; i primi sono in genere utilizzati per il semplice spostamento di materiali posti su bancali (pallet) da un reparto all’altro, oppure da una ribalta al pianale di un mezzo di trasporto. I carrelli a conduzione manuale elettrici vengono invece utilizzati per la movimentazione di materiali nei magazzini in quanto sono di dimensioni abbastanza ridotte e possono essere manovrati facilmente in corsie dove un normale ‘muletto’ non potrebbe operare”.

Rimandando ad una lettura integrale del documento, che si sofferma su varie tipologie di rischi, ci soffermiamo sul rischio di ribaltamento.

Si indica che tra le principali cause di rovesciamento dei carrelli “si individua il movimento in piano con le forche alzate o su piani inclinati con i carichi posizionati a valle rispetto all’operatore; in questi casi l’elemento significativo per il rischio è individuabile nella estrema precarietà dell’insieme con facilità di spostamento del baricentro. La presenza di buche o sconnessioni nel pavimento degli ambienti sono un’altra delle cause più frequenti del rovesciamento dei carrelli proprio in considerazione delle caratteristiche strutturali di questi mezzi”. E anche le modalità di caricamento, con riferimento al baricentro dei carichi da movimentare, “possono incidere ulteriormente sempre sulla stabilità dell’insieme in movimento”.
Riportiamo poi alcuni elementi di prevenzione del rischio di investimento:
• “formare e addestrare il personale appositamente designato alla conduzione dei carrelli;
• corretta organizzazione del lay-out tale da garantire spazio sufficiente per le manovre e per il transito delle persone;
• apporre segnaletica di sicurezza chiara e ben visibile;
• mantenere efficienti i sistemi frenanti e di segnalazione acustica e/o luminosa”.

I rischi dei nastri trasportatori

Concludiamo questa breve panoramica sulle macchine di movimentazione dei carichi parlando dei nastri trasportatori che trovano generalmente “prevalente utilizzo nei reparti di produzione e montaggio” e che si presentano “con una grande varietà di forme e dimensioni legati ai diversi impieghi: all’interno o all’esterno, in sotterraneo, per brevi percorsi, lunghi o molto lunghi, orizzontali o inclinati, da soli o collegati ad altri dispositivi di trasporto, carico o scarico di materiali, fissi o mobili”.
In ogni caso la loro caratteristica comune è quella “di possedere l’avvolgimento del nastro su tamburi o rulli, e delle catene su ruote dentate generalmente montate sulle estremità (ruote motrici e di rinvio) e l’appoggio intermedio su rulli di sostentamento”. E, in questo caso, i rischi per gli operatori sono fondamentalmente di tipo meccanico: “occorre infatti considerare il possibile contatto della persona con i vari elementi che compongono il nastro trasportatore nel suo complesso, ma anche i rischi di contatti con il materiale trasportato che, a seconda della sua natura, può a sua volta dare origine ad una serie di altri rischi (taglio, schiacciamento, abrasione, ecc.)”.

Riportiamo, in conclusione, alcune indicazioni sulla prevenzione dei rischi di contatto di parti del corpo con superfici di elementi in rotazione:
• “delimitazione degli spazi nell’intorno del nastro trasportatore;
• utilizzo di nastri provvisti di protezioni mobili con dispositivo di blocco;
• utilizzo di nastri provvisti di carter con dispositivo di blocco elettrico in caso di rimozione;
• esecuzione di regolazioni, manutenzione e pulizia solo a macchina ferma;
• utilizzo di indumenti di lavoro idonei”.
Queste invece sono indicazioni per prevenire il contatto con il materiale trasportato:
• “adozione di ripari laterali del nastro trasportatore;
• limitazione delle zone di possibile rischio di caduta materiali dal nastro;
• predisposizione di passerelle per il passaggio da una parte all’altra del nastro trasportatore;
• buona progettazione nel posizionamento dei comandi”.

QUI CALENDARIO DEI PROSSIMI CORSI DI FORMAZIONE PER CARRELLI ELEVATORI – PATENTINO MULETTI.

vai al sito da cui è tratto l’articolo:
Il sito “ Impresa Sicura”: l’accesso via internet è gratuito e avviene tramite registrazione al sito.

Scarica i documenti di riferimento:
Commissione Consultiva Permanente per la salute e sicurezza sul lavoro – Buone Prassi -Documento approvato nella seduta del 27 novembre 2013 – Impresa Sicura+ù

Fonte: PUNTOSICURO.IT

Corsi per patentino mulettisti e carrelli elevatori previsti in Calabria: Lamezia Terme, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Vibo Valentia.

Dall’Inail il nuovo Codice di Prevenzione Incendi (Co.P.I.)

L’INAIL ha messo a disposizione l’edizione aggiornata 2018 del Codice Di Prevenzione Incendi

INAIL mette a disposizione il Codice di Prevenzione Incendi (Co.P.I.), una pubblicazione nata dalla collaborazione tra Inail, Sapienza Università di Roma e Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco nell’ambito dei progetti previsti nel Piano delle attività di ricerca dell’Inail per il triennio 2016/2018.
Il Codice di Prevenzione Incendi, è un compendio che attraverso l’illustrazione di casi studio, propone soluzioni tecniche e progettuali in materia antincendio,  permettendo ai professionisti di inquadrare,  normativamente,  le varie problematiche reali.
La prevenzione degli incendi è finalizzata alla salvaguardia della vita umana, dei beni economici e ambientali. Rientra tra gli obblighi del Datore di Lavoro, come espressamente sancito dall’art. 46 del d.lgs. 81 del 9 aprile 2008 e s.m.i. (testo unico per la sicurezza) e specificato nel dettaglio dal d.m. 10 marzo 1998.
Le misure di prevenzione dovranno mirare da un lato a ridurre le probabilità dell’insorgere degli incendi, e dall’altro, a limitare le conseguenze dell’incendio, ed interesseranno: le caratteristiche degli edifici, degli impianti installati, dei materiali stoccati, dei processi produttivi, degli occupanti, ecc.
Pertanto, è evidente le soluzioni progettuali antincendio non potranno essere standard, ma dovranno essere adattate alle caratteristiche aziendali, rispettando nel contempo la normativa vigente.

Il compendio è così articolato:

Parte Generale che contiene:

  • Obiettivi ;
  • La progettazione antincendio;
  • L’approccio prescrittivo ;
  • L’approccio prestazionale e la Fire Safety Engineering ;
  • Il Codice di prevenzione incendi ;
  • La struttura del Codice ;
  • Campo di applicazione del Codice ;
  • La progettazione antincendio per le attività normate e non ;
  • I principi generali e il nuovo ruolo del progettista ;
  • La logica del Codice ;
  • La strategia antincendio ;
  • L’applicazione del Codice: un primo bilancio

Seconda parte: illustrazione dei casi studio:
La progettazione antincendio in un edificio adibito ad ufficio
La progettazione antincendio in un’autorimessa

Per consultare il compendio completo cliccate questo link

Privacy: dal 19.09.2018 entrerà in vigore il nuovo decreto

Protezione dati personali: pubblicato in  Gazzetta Ufficiale il decreto di recepimento del regolamento 679/2016 sulla protezione dei dati personali.

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale  il decreto italiano relativo alla PRIVACY.

Il decreto privacy è stato pubblicato nella G.U. n. 205 del 04-09-2018 entrerà il vigore il 19 settebre 2018.

Il DECRETO LEGISLATIVO 10 agosto 2018, n. 101 contiene le “Disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati).”

Il decreto PRIVACY, entrerà in vigore il 19.09.2018.

 

Vai al documento