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Prevenzione: carrelli elevatori, carrelli manuali e nastri trasportatori

Da PuntoSicuro.it un articolo del 18/09/2018 dedicato alla  prevenzione degli infortuni nell’utilizzo di alcune attrezzature per la movimentazione dei carichi: carrelli elevatori, i carrelli porta pallet a conduzione manuale e i nastri trasportatori.

Ci sono indubbiamente attività lavorative e attrezzature, anche per la loro estrema diffusione nel mondo del lavoro, che sono più spesso correlate a infortuni professionali. E una di queste attività è relativa al sollevamento e alla movimentazione di merci e all’utilizzo di attrezzature come i carrelli elevatori, i carrelli porta pallet a conduzione manuale e i nastri trasportatori.

Per fare un breve riepilogo e qualche approfondimento sull’uso in sicurezza di queste macchine, con particolare attenzione al loro uso nel comparto della lavorazione delle carni, possiamo fare riferimento ad un documento del progetto Impresa Sicura, un progetto multimediale validato dalla Commissione Consultiva Permanente come buona prassi nella seduta del 27 novembre 2013 ed elaborato da EBER, EBAM, Regione Marche, Regione Emilia-Romagna e Inail.

I rischi dei carrelli elevatori

Nel documento “ Settore agroalimentare_La lavorazione della carne” si indica che l’uso dei carrelli elevatori può comportare varie situazioni di rischio “sia per gli operatori addetti all’uso di queste attrezzature, che per gli altri lavoratori che operano negli ambienti in cui questi circolano”. In particolare, i rischi sono relativi “alle caratteristiche del mezzo, del suo carico e dell’ambiente in cui esso si muove”. E se importante è “la definizione di procedure operative e la formazione degli operatori addetti”, sono rilevanti anche le condizioni del luogo di lavoro all’interno del quale il carrello opera: “carenze di spazio o irregolarità delle pavimentazioni sono spesso causa dei più gravi infortuni connessi all’uso dei carrelli”.
Il documento, che prende in considerazione i carrelli elettrici e i carrelli a motore endotermico, si sofferma specificatamente su varie tipologie di rischio: rischio di ribaltamento, rischio di investimento, rischio di caduta materiale, rischi infortunistici (cesoiamento, schiacciamento, rischi connessi all’avviamento accidentale), rischi di esplosione, rischi di inalazione gas o fumi di scarico.


Ci soffermiamo in particolare su alcuni suggerimenti forniti per la prevenzione dei rischi di rovesciamento e di investimento.
Chiaramente la guida dei carrelli “deve sempre avvenire nel rispetto delle istruzioni e della formazione acquisita” e non devono “mai essere eseguite manovre potenzialmente pericolose e non previste durante il corso di formazione alla guida dei carrelli”.
Inoltre:
• “la guida deve avvenire nel massimo rispetto della segnaletica orizzontale e/o verticale, mantenendo una velocità coerente con gli ambienti e gli spazi dove avvengono le manovre;
• in prossimità di curve o di passaggi che non consentono la perfetta visibilità si deve procedere molto lentamente attivando, se necessario, gli avvisatori acustici;
• i carichi devono essere sempre trasportati con le forche abbassate per evitare che il baricentro dell’insieme sia elevato e facilmente sbilanciabile;
• il transito su piani inclinati deve sempre avvenire con il carico a monte rispetto alla posizione del posto di guida;
• in caso di trasporto di carichi ingombranti che limitano la visuale all’operatore addetto alla guida, si dovrà procedere in retromarcia o dovranno essere presenti operatori a terra che dirigono la manovra”.

I rischi dei carrelli porta pallet a conduzione manuale

Impresa Sicura segnala che anche l’impiego dei carrelli manuali, “sebbene apparentemente semplice, comporta varie situazioni di rischio”.  E i carrelli a conduzione manuale “possono essere a trazione umana o elettrica; i primi sono in genere utilizzati per il semplice spostamento di materiali posti su bancali (pallet) da un reparto all’altro, oppure da una ribalta al pianale di un mezzo di trasporto. I carrelli a conduzione manuale elettrici vengono invece utilizzati per la movimentazione di materiali nei magazzini in quanto sono di dimensioni abbastanza ridotte e possono essere manovrati facilmente in corsie dove un normale ‘muletto’ non potrebbe operare”.

Rimandando ad una lettura integrale del documento, che si sofferma su varie tipologie di rischi, ci soffermiamo sul rischio di ribaltamento.

Si indica che tra le principali cause di rovesciamento dei carrelli “si individua il movimento in piano con le forche alzate o su piani inclinati con i carichi posizionati a valle rispetto all’operatore; in questi casi l’elemento significativo per il rischio è individuabile nella estrema precarietà dell’insieme con facilità di spostamento del baricentro. La presenza di buche o sconnessioni nel pavimento degli ambienti sono un’altra delle cause più frequenti del rovesciamento dei carrelli proprio in considerazione delle caratteristiche strutturali di questi mezzi”. E anche le modalità di caricamento, con riferimento al baricentro dei carichi da movimentare, “possono incidere ulteriormente sempre sulla stabilità dell’insieme in movimento”.
Riportiamo poi alcuni elementi di prevenzione del rischio di investimento:
• “formare e addestrare il personale appositamente designato alla conduzione dei carrelli;
• corretta organizzazione del lay-out tale da garantire spazio sufficiente per le manovre e per il transito delle persone;
• apporre segnaletica di sicurezza chiara e ben visibile;
• mantenere efficienti i sistemi frenanti e di segnalazione acustica e/o luminosa”.

I rischi dei nastri trasportatori

Concludiamo questa breve panoramica sulle macchine di movimentazione dei carichi parlando dei nastri trasportatori che trovano generalmente “prevalente utilizzo nei reparti di produzione e montaggio” e che si presentano “con una grande varietà di forme e dimensioni legati ai diversi impieghi: all’interno o all’esterno, in sotterraneo, per brevi percorsi, lunghi o molto lunghi, orizzontali o inclinati, da soli o collegati ad altri dispositivi di trasporto, carico o scarico di materiali, fissi o mobili”.
In ogni caso la loro caratteristica comune è quella “di possedere l’avvolgimento del nastro su tamburi o rulli, e delle catene su ruote dentate generalmente montate sulle estremità (ruote motrici e di rinvio) e l’appoggio intermedio su rulli di sostentamento”. E, in questo caso, i rischi per gli operatori sono fondamentalmente di tipo meccanico: “occorre infatti considerare il possibile contatto della persona con i vari elementi che compongono il nastro trasportatore nel suo complesso, ma anche i rischi di contatti con il materiale trasportato che, a seconda della sua natura, può a sua volta dare origine ad una serie di altri rischi (taglio, schiacciamento, abrasione, ecc.)”.

Riportiamo, in conclusione, alcune indicazioni sulla prevenzione dei rischi di contatto di parti del corpo con superfici di elementi in rotazione:
• “delimitazione degli spazi nell’intorno del nastro trasportatore;
• utilizzo di nastri provvisti di protezioni mobili con dispositivo di blocco;
• utilizzo di nastri provvisti di carter con dispositivo di blocco elettrico in caso di rimozione;
• esecuzione di regolazioni, manutenzione e pulizia solo a macchina ferma;
• utilizzo di indumenti di lavoro idonei”.
Queste invece sono indicazioni per prevenire il contatto con il materiale trasportato:
• “adozione di ripari laterali del nastro trasportatore;
• limitazione delle zone di possibile rischio di caduta materiali dal nastro;
• predisposizione di passerelle per il passaggio da una parte all’altra del nastro trasportatore;
• buona progettazione nel posizionamento dei comandi”.

QUI CALENDARIO DEI PROSSIMI CORSI DI FORMAZIONE PER CARRELLI ELEVATORI – PATENTINO MULETTI.

vai al sito da cui è tratto l’articolo:
Il sito “ Impresa Sicura”: l’accesso via internet è gratuito e avviene tramite registrazione al sito.

Scarica i documenti di riferimento:
Commissione Consultiva Permanente per la salute e sicurezza sul lavoro – Buone Prassi -Documento approvato nella seduta del 27 novembre 2013 – Impresa Sicura+ù

Fonte: PUNTOSICURO.IT

Corsi per patentino mulettisti e carrelli elevatori previsti in Calabria: Lamezia Terme, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Vibo Valentia.

Dall’Inail il nuovo Codice di Prevenzione Incendi (Co.P.I.)

L’INAIL ha messo a disposizione l’edizione aggiornata 2018 del Codice Di Prevenzione Incendi

INAIL mette a disposizione il Codice di Prevenzione Incendi (Co.P.I.), una pubblicazione nata dalla collaborazione tra Inail, Sapienza Università di Roma e Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco nell’ambito dei progetti previsti nel Piano delle attività di ricerca dell’Inail per il triennio 2016/2018.
Il Codice di Prevenzione Incendi, è un compendio che attraverso l’illustrazione di casi studio, propone soluzioni tecniche e progettuali in materia antincendio,  permettendo ai professionisti di inquadrare,  normativamente,  le varie problematiche reali.
La prevenzione degli incendi è finalizzata alla salvaguardia della vita umana, dei beni economici e ambientali. Rientra tra gli obblighi del Datore di Lavoro, come espressamente sancito dall’art. 46 del d.lgs. 81 del 9 aprile 2008 e s.m.i. (testo unico per la sicurezza) e specificato nel dettaglio dal d.m. 10 marzo 1998.
Le misure di prevenzione dovranno mirare da un lato a ridurre le probabilità dell’insorgere degli incendi, e dall’altro, a limitare le conseguenze dell’incendio, ed interesseranno: le caratteristiche degli edifici, degli impianti installati, dei materiali stoccati, dei processi produttivi, degli occupanti, ecc.
Pertanto, è evidente le soluzioni progettuali antincendio non potranno essere standard, ma dovranno essere adattate alle caratteristiche aziendali, rispettando nel contempo la normativa vigente.

Il compendio è così articolato:

Parte Generale che contiene:

  • Obiettivi ;
  • La progettazione antincendio;
  • L’approccio prescrittivo ;
  • L’approccio prestazionale e la Fire Safety Engineering ;
  • Il Codice di prevenzione incendi ;
  • La struttura del Codice ;
  • Campo di applicazione del Codice ;
  • La progettazione antincendio per le attività normate e non ;
  • I principi generali e il nuovo ruolo del progettista ;
  • La logica del Codice ;
  • La strategia antincendio ;
  • L’applicazione del Codice: un primo bilancio

Seconda parte: illustrazione dei casi studio:
La progettazione antincendio in un edificio adibito ad ufficio
La progettazione antincendio in un’autorimessa

Per consultare il compendio completo cliccate questo link

Sicurezza nei luoghi di lavoro: il testo coordinato del D.lgs. 81/08

Sul sito dell’Ispettorato Nazionale del lavoro (www.ispettorato.gov.it), è stato pubblicato il testo aggiornato e coordinato del Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n.81 con le ultime novità in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Si tratta della versione di LUGLIO 2018 e relativa al testo aggiornato e coordinato del D.lgs. 81/08.

Le modifiche introdotte fanno riferimento alle ultime novità in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro:

  • Aumento delle sanzioni amministrative ed ammende previste per le violazioni in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro, introdotte dal Decreto direttoriale dell’INL n. 12 del 6 giugno 2018, ed in vigore a partire dal 1° luglio 2018;
  • Indicazioni sulle misure di prevenzione da adottare per gli impianti, servizi e linee ferroviarie gestiti dall’Azienda autonoma delle ferrovie dello Stato (Legge 26 aprile 1974, n. 191);
  • Nuove indicazioni sul rinnovo delle autorizzazioni alla costruzione e all’impiego di ponteggi (circolare n. 10 del 28/05/2018);
  • Risposta all’interpello relativo alla valutazione dei rischi per la Polizia Municipale;
  • Risposta all’interpello relativo all’applicazione della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro per quanto concerne i tirocini formativi e l’alternanza scuola-lavoro;
  • Risposta all’interpello relativo al dispositivo vigilante a bordo di mezzi ferroviari:
  • Elenco aggiornato dei dei soggetti abilitati per l’effettuazione delle verifiche periodiche di cui all’art. 71 comma 11.

CLICCARE QUI PER VISUALIZZARE IL TESTO

Corso per Datori di Lavoro RSPP Rischio Basso

Corso per Datori di lavoro Rspp rischio Basso

Attività Ateco: uffici, commercio, servizi, officine, turismo, terziario, servizi, organizzazioni, associazioni.

TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

Durata del Corso di formazione: 16 ore

Destinatari: il corso di formazione è rivolto a Datori di lavoro con funzioni di RSPP di aziende appartenenti al Rischio Basso così come definito dell’Accordo Stato Regioni del 21/12/2011.

Obiettivo del corso di formazione: formare i Datori di lavoro rispetto alle fondamentali competenze in materia di sicurezza e salute sul lavoro, per permettere lo svolgimento diretto dei compiti di prevenzione e protezione in azienda.

Corso conforme al Testo Unico per la sicurezza (D.Lgs. 81/08) e Accordo tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro della salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sui corsi di formazione per lo svolgimento diretto, da parte del datore di lavoro, dei compiti di prevenzione e protezione dai rischi, ai sensi dell’articolo 34, commi 2 e 3, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.

Programma didattico

Modulo Normativo – Giuridico

  • Presentazione ed apertura del corso
  • Sistema Legislativo: dalla 626 alla 81
  • La Delega di funzioni
  • Soggetti della Sicurezza: compiti, obblighi e responsabilità e tutela assicurativa
  • La responsabilità amministrativa (D. Lgs. n. 231/2001)
  • Sistemi di qualificazione delle imprese

Modulo Gestionale

  • Incidenti e infortuni mancati
  • Valutazione dei rischi
  • DVR e DUVRI
  • Modelli di organizzazione e gestione
  • Gestione emergenze

Modulo Relazionale

  • L’informazione, la formazione e l’addestramento
  • Comunicazione
  • RLS: nomina ed elezioni
  • Consultazione e partecipazione del RLS

Modulo Tecnico

  • Misure tecniche, organizzative e procedurali
  • Dispositivi di Protezione Individuali
  • Sorveglianza sanitaria
  • Stress lavoro-correlato
  • Approfondimento relativo ai rischi specifici presenti nei settori a rischio basso (uffici, commercio, servizi, officine, turismo, terziario, servizi, organizzazioni, associazioni)

L’attestato di partecipazione verrà rilasciato a fronte della frequenza del 90% delle ore totali, fatta salva la verifica delle conoscenze acquisite.

Sanzioni previste: l’arresto da quattro a otto mesi del datore di lavoro/ dirigente o ammenda da 2.000 a 4.000 euro (violazione dell’articolo 18, comma 1, lettera l).

Sede di svolgimento: presso SERINTA SRL – VIA BUONARROTI, 1 – LAMEZIA TERME (CZ)

Docenti: Il corso di formazione viene tenuto da Docenti con documentato ed adeguato curriculum professionale nelle materie di loro pertinenza, e con comprovata esperienza nella formazione e/o nella giuda di gruppi di lavoro.

Sicurezza Biennale Milano

Sicurezza Biennale Internazionale di Security & Fire Prevention
Da mercoledì 15 a venerdì 17 novembre 2017

Sicurezza è una Rassegna Internazionale biennale rivolta ai temi della sicurezza.

Merceologie e settori espositivi:

  • Antincendio
  • Apparecchiature, sistemi, prodotti e studi per la protezione da rumore
  • Attività di servizio
  • Cyber security
  • Dispositivi e prodotti per la protezione individuale
  • Edifici integrati
  • Illuminazione tecnica
  • Prevenzione intrusione e furto
  • Sicurezza e anticrimine
  • Sicurezza dei valori dei documenti e delle informazioni, sicurezza e automazione delle utenze a rischio
  • Telecomunicazioni professionali
  • Veicoli a controllo remoto – Droni

Sarà inoltre l’occasione per partecipare a forum, convegni e spazi dimostrativi previsti da questo evento leader nel settore secturiy.