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Corso di Primo Soccorso – Aziende gruppo B-C

Corso di Primo Soccorso Aziende Gruppo B-C

Durata del corso Primo Soccorso:  12 ore

Destinatari del corso di formazione:

  • lavoratori designati quali addetti al primo soccorso di aziende appartenenti al Gruppo B o C secondo la classificazione del 388/2003;
  • datori di lavoro e titolari che si nominano direttamente responsabili del primo soccorso della propria azienda.

Obiettivo del Corso di formazione: fornire ai lavoratori gli elementi essenziali per una corretta gestione delle situazioni di emergenza, nonché sui principi di base del primo soccorso e sulle azioni da attuare in presenza di un’emergenza. Assolvere agli obblighi indicati nel D.lgs 81/08, T.U. Sicurezza e D.lgs 160/09, ex d.lgsl. 626/94

TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

Programma didattico

Modulo 1

  • Cenni sui traumi e sulle patologie specifiche in ambiente di lavoro – Allerta del sistema di soccorso.
  • Cenni di anatomia dello scheletro – Lussazioni, fratture e complicanze – Traumi e lesioni cranio-encefalici e della colonna vertebrali – Traumi e lesioni toraco-addominali.
  • Lesioni da freddo e da calore – Lesioni da corrente elettrica – Lesioni da agenti chimici – Intossicazioni – Ferite lacero contuse – Emorragie esterne.
  • Nozioni elementari di anatomia e fisiologia dell’apparato cardiovascolare e respiratorio.
  • Tecniche di autoprotezione del personale addetto al soccorso – Accertamento delle condizioni psico-fisiche del lavoratore infortunato: funzioni vitali (polso, pressione, respiro); stato di coscienza; ipotermia ed ipertermia.

Modulo 2

  • Attuare gli interventi di primo soccorso.
  • Sostenimento delle funzioni vitali: posizionamento dell’infortunato e manovre per la pervietà delle prime vie aeree; respirazione artificiale; massaggio cardiaco esterno.
  • Riconoscimento e limiti d’intervento di primo soccorso.
  • Prove pratiche di intervento su manichino

Modulo 3 – Prove pratiche di intervento su manichino

Test finale a risposta multipla

L’attestato di partecipazione verrà rilasciato a fronte della frequenza del 90% delle ore totali, fatta salva la verifica delle conoscenze acquisite.

Sanzioni previste: l’arresto da quattro a otto mesi del datore di lavoro/ dirigente o ammenda da 2.000 a 4.000 euro (violazione dell’articolo 18, comma 1, lettera l).

Sede di svolgimento: CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE SERINTA – VIA G.B CAPUTI, 1 – LAMEZIA TERME (CZ)

Docenti: Il corso di formazione viene tenuto da Docenti con documentato ed adeguato curriculum professionale nelle materie di loro pertinenza, e con comprovata esperienza nella formazione e/o nella giuda di gruppi di lavoro.

Corso carrelli elevatori- muletti

Corso di Formazione per addetti carrelli elevatori industriali semoventi Con Conducente A Bordo – Muletti

Durata del Corso di formazione: 12 ore

Destinatari: il corso di formazione è destinato ai lavoratori addetti all’utilizzo del Carrello elevatore industriale semovente con conducente a bordo.

Obiettivo del corso di formazione: Il corso ha l’obiettivo di abilitare l’operatore all’utilizzo dell’attrezzatura carrello elevatore.

La formazione degli operatori è un obbligo sancito dall’art.73 del D. Lgs. n. 81/2008 e Accordo Stato Regioni 22/02/2012.

Il corso è caratterizzato da una lezione teorica in cui si privilegeranno le metodologie didattiche interattive, che pongono l’attenzione sul bisogno del partecipante e da una pratica sul campo.

La visione, l’utilizzo e la prova dei carrelli elevatori semoventi con conducenti a bordo aiuteranno il partecipante nella prova pratica finale.

Al termine del corso di formazione verrà svolto un test a risposta multipla per verificare l’apprendimento. La verifica si ritiene superata con il rispondendo in modo esatto ad almeno 70% delle domande.

L’attestato di partecipazione verrà rilasciato a coloro che, oltre ad aver superato la verifica finale di apprendimento, abbiano presenziato ad almeno il 70% delle ore previste per il corso.

Sede di svolgimento: CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE SERINTA – VIA G.B CAPUTI, 1 – LAMEZIA TERME (CZ)

Docenti: Il corso di formazione viene tenuto da Docenti con documentato ed adeguato curriculum professionale nelle materie di loro pertinenza, e con comprovata esperienza nella formazione e/o nella giuda di gruppi di lavoro.

Per approfondimenti consultare l’articolo: Prevenzione: carrelli elevatori, carrelli manuali e nastri trasportatori

Corso Antincendio per aziende a Rischio Medio

Corso Antincendio per aziende a Rischio Medio

Formazione obbligatoria per Incaricati all’attuazione delle misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione dell’emergenza-Aziende a RISCHIO MEDIO

CIRCOLARE 8 luglio 1998, n. 16 – Decreto interministeriale 10 marzo 1998 – Chiarimenti.

Durata del Corso Antincendio per aziende a Rischio Medio:  8 ore

Destinatari del corso di formazione: lavoratori designati quali addetti antincendio di aziende a rischio incendio medio. Datori di lavoro e titolari che si nominano direttamente responsabili antincendio della propria azienda.

Obiettivo del corso di formazione: fornire ai lavoratori gli elementi essenziali per una corretta gestione delle situazioni di emergenza, nonché sui principi di base della prevenzione incendi e sulle azioni da attuare in presenza di un incendio. Assolvere agli obblighi indicati nel D.lgs 81/08, T.U. Sicurezza e D.lgs 160/09, D.M. 10 marzo 1998, allegato X.

Programma didattico

Modulo 1 – 4 ORE

  • Principi sulla combustione e l’incendio – Triangolo della combustione – Le sostanze estinguenti – Le principali cause di un incendio – Rischi alle persone in caso di incendio – Principali accorgimenti e misure per prevenire gli incendi – Le principali misure di protezione contro gli incendi; vie di esodo; procedure da adottare quando si scopre un incendio o in caso di allarme.

Modulo 2 – 4 ORE

  • Procedure per l’evacuazione; rapporti con i vigili del fuoco; attrezzature ed impianti di estinzione; sistemi di allarme; segnaletica di sicurezza; illuminazione di emergenza;
  • Gestione delle emergenze: in caso di incendio, calamità naturali, terremoti, allagamento, evacuazione locali, fuga di gas o agenti chimici, ordigni o oggetti sospetti;
  • Illustrazione del piano di emergenza.

Esercitazioni pratiche

  • Presa visione e chiarimenti sulle attrezzature di protezione individuale;
  • Esercitazioni sull’uso degli estintori portatili.

Test finale a risposta multipla

L’attestato di partecipazione al Corso Antincendio per aziende a Rischio Medio verrà rilasciato a fronte della frequenza del 90% delle ore totali, fatto salvo la verifica delle conoscenze acquisite.

Sanzioni previste: l’arresto da quattro a otto mesi del datore di lavoro/ dirigente o ammenda da 2.000 a 4.000 euro (violazione dell’articolo 18, comma 1, lettera l).

Sede di svolgimento: presso SERINTA SRL – VIA BUONARROTI, 1 – LAMEZIA TERME (CZ)

Docenti: Il corso di formazione viene tenuto da Docenti con documentato ed adeguato curriculum professionale nelle materie di loro pertinenza, e con comprovata esperienza nella formazione e/o nella giuda di gruppi di lavoro.

Corso di Primo Soccorso – Aziende Gruppo B-C

Corso Primo Soccorso Calabria Aziende Gruppo B-C

Durata del Corso Primo Soccorso:  12 ore

Destinatari del Corso di formazione: lavoratori designati quali addetti al primo soccorso di aziende appartenenti al Gruppo B o C secondo la classificazione del 388/2003. Datori di lavoro e titolari che si nominano direttamente responsabili del primo soccorso della propria azienda.

TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

Obiettivo del Corso di formazione: fornire ai lavoratori gli elementi essenziali per una corretta gestione delle situazioni di emergenza, nonché sui principi di base del primo soccorso e sulle azioni da attuare in presenza di un’emergenza. Assolvere agli obblighi indicati nel D.lgs 81/08, T.U. Sicurezza e D.lgs 160/09, ex d.lgsl. 626/94

Programma didattico

Modulo 1

  • Cenni sui traumi e sulle patologie specifiche in ambiente di lavoro – Allerta del sistema di soccorso
    Cenni di anatomia dello scheletro – Lussazioni, fratture e complicanze – Traumi e lesioni cranio-encefalici e della colonna vertebrali – Traumi e lesioni toraco-addominali.
  • Lesioni da freddo e da calore – Lesioni da corrente elettrica – Lesioni da agenti chimici – Intossicazioni – Ferite lacero contuse – Emorragie esterne.
  • Nozioni elementari di anatomia e fisiologia dell’apparato cardiovascolare e respiratorio.
  • Tecniche di autoprotezione del personale addetto al soccorso – Accertamento delle condizioni psico-fisiche del lavoratore infortunato: funzioni vitali (polso, pressione, respiro); stato di coscienza; ipotermia ed ipertermia.

Modulo 2

  • Attuare gli interventi di primo soccorso
  • Sostenimento delle funzioni vitali: posizionamento dell’infortunato e manovre per la pervietà delle prime vie aeree; respirazione artificiale; massaggio cardiaco esterno.
  • Riconoscimento e limiti d’intervento di primo soccorso.
  • Prove pratiche di intervento su manichino

Modulo 3

Prove pratiche di intervento su manichino

Test finale

Test a risposta multipla

L’attestato di partecipazione verrà rilasciato a fronte della frequenza del 90% delle ore totali, fatta salva la verifica delle conoscenze acquisite.

Sanzioni previste: l’arresto da quattro a otto mesi del datore di lavoro/ dirigente o ammenda da 2.000 a 4.000 euro (violazione dell’articolo 18, comma 1, lettera l).

Sede di svolgimento: presso SERINTA SRL – VIA BUONARROTI, 1 – LAMEZIA TERME (CZ)

Docenti: Il corso di formazione viene tenuto da Docenti con documentato ed adeguato curriculum professionale nelle materie di loro pertinenza, e con comprovata esperienza nella formazione e/o nella giuda di gruppi di lavoro.

Corso Modulo C – Rspp

Corso di Formazione per Rspp –  Modulo C

Destinatari del Corso Rspp Modulo C

  • Tecnici della prevenzione
  • Consulenti esterni
  • Ingegneri
  • Architetti
  • Geometri
  • Periti
  • Tecnici

Obiettivi del Corso Rspp Modulo C
Acquisire le conoscenze/abilità relazionali e gestionali necessarie per svolgere il ruolo Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione.

Requisiti minimi
Possesso dei Moduli A e B oppure ESONERO delle classi di laurea previste dall’Accordo Stato-Regioni 07/07/2016 (tecniche della prevenzione, alcune classi di laurea di ingegneria, architettura).

Numero minimo di partecipanti ad ogni corso: 8 soggetti fino ad un massimo di 35 partecipanti.

Sbocchi occupazionali

  • Aziende di ogni settore
  • Multinazionali
  • Società di consulenza,
  • Enti di certificazione
  • Pubblica Amministrazione

Attestato
Alla fine del percorso, in seguito alla verifica delle competenze acquisite e della frequenza, verrà rilasciato l’attestato di partecipazione.

Altre informazioni
Le iscrizioni dovranno pervenire entro il: 30/06/2019.

Il Responsabile dei Servizi di Protezione e Prevenzione è un esperto della sicurezza che si occupa di gestire tutte le attività e le misure di protezione e prevenzione dei rischi atte a tutelare e preservare i lavoratori dell’azienda dai rischi professionali.

La figura di RSPP è obbligatoria in tutte le aziende con dipendenti e può essere interno oppure esterno.

Modulo di iscrizione

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Prevenzione: carrelli elevatori, carrelli manuali e nastri trasportatori

Da PuntoSicuro.it un articolo del 18/09/2018 dedicato alla  prevenzione degli infortuni nell’utilizzo di alcune attrezzature per la movimentazione dei carichi: carrelli elevatori, i carrelli porta pallet a conduzione manuale e i nastri trasportatori.

Ci sono indubbiamente attività lavorative e attrezzature, anche per la loro estrema diffusione nel mondo del lavoro, che sono più spesso correlate a infortuni professionali. E una di queste attività è relativa al sollevamento e alla movimentazione di merci e all’utilizzo di attrezzature come i carrelli elevatori, i carrelli porta pallet a conduzione manuale e i nastri trasportatori.

Per fare un breve riepilogo e qualche approfondimento sull’uso in sicurezza di queste macchine, con particolare attenzione al loro uso nel comparto della lavorazione delle carni, possiamo fare riferimento ad un documento del progetto Impresa Sicura, un progetto multimediale validato dalla Commissione Consultiva Permanente come buona prassi nella seduta del 27 novembre 2013 ed elaborato da EBER, EBAM, Regione Marche, Regione Emilia-Romagna e Inail.

I rischi dei carrelli elevatori

Nel documento “ Settore agroalimentare_La lavorazione della carne” si indica che l’uso dei carrelli elevatori può comportare varie situazioni di rischio “sia per gli operatori addetti all’uso di queste attrezzature, che per gli altri lavoratori che operano negli ambienti in cui questi circolano”. In particolare, i rischi sono relativi “alle caratteristiche del mezzo, del suo carico e dell’ambiente in cui esso si muove”. E se importante è “la definizione di procedure operative e la formazione degli operatori addetti”, sono rilevanti anche le condizioni del luogo di lavoro all’interno del quale il carrello opera: “carenze di spazio o irregolarità delle pavimentazioni sono spesso causa dei più gravi infortuni connessi all’uso dei carrelli”.
Il documento, che prende in considerazione i carrelli elettrici e i carrelli a motore endotermico, si sofferma specificatamente su varie tipologie di rischio: rischio di ribaltamento, rischio di investimento, rischio di caduta materiale, rischi infortunistici (cesoiamento, schiacciamento, rischi connessi all’avviamento accidentale), rischi di esplosione, rischi di inalazione gas o fumi di scarico.


Ci soffermiamo in particolare su alcuni suggerimenti forniti per la prevenzione dei rischi di rovesciamento e di investimento.
Chiaramente la guida dei carrelli “deve sempre avvenire nel rispetto delle istruzioni e della formazione acquisita” e non devono “mai essere eseguite manovre potenzialmente pericolose e non previste durante il corso di formazione alla guida dei carrelli”.
Inoltre:
• “la guida deve avvenire nel massimo rispetto della segnaletica orizzontale e/o verticale, mantenendo una velocità coerente con gli ambienti e gli spazi dove avvengono le manovre;
• in prossimità di curve o di passaggi che non consentono la perfetta visibilità si deve procedere molto lentamente attivando, se necessario, gli avvisatori acustici;
• i carichi devono essere sempre trasportati con le forche abbassate per evitare che il baricentro dell’insieme sia elevato e facilmente sbilanciabile;
• il transito su piani inclinati deve sempre avvenire con il carico a monte rispetto alla posizione del posto di guida;
• in caso di trasporto di carichi ingombranti che limitano la visuale all’operatore addetto alla guida, si dovrà procedere in retromarcia o dovranno essere presenti operatori a terra che dirigono la manovra”.

I rischi dei carrelli porta pallet a conduzione manuale

Impresa Sicura segnala che anche l’impiego dei carrelli manuali, “sebbene apparentemente semplice, comporta varie situazioni di rischio”.  E i carrelli a conduzione manuale “possono essere a trazione umana o elettrica; i primi sono in genere utilizzati per il semplice spostamento di materiali posti su bancali (pallet) da un reparto all’altro, oppure da una ribalta al pianale di un mezzo di trasporto. I carrelli a conduzione manuale elettrici vengono invece utilizzati per la movimentazione di materiali nei magazzini in quanto sono di dimensioni abbastanza ridotte e possono essere manovrati facilmente in corsie dove un normale ‘muletto’ non potrebbe operare”.

Rimandando ad una lettura integrale del documento, che si sofferma su varie tipologie di rischi, ci soffermiamo sul rischio di ribaltamento.

Si indica che tra le principali cause di rovesciamento dei carrelli “si individua il movimento in piano con le forche alzate o su piani inclinati con i carichi posizionati a valle rispetto all’operatore; in questi casi l’elemento significativo per il rischio è individuabile nella estrema precarietà dell’insieme con facilità di spostamento del baricentro. La presenza di buche o sconnessioni nel pavimento degli ambienti sono un’altra delle cause più frequenti del rovesciamento dei carrelli proprio in considerazione delle caratteristiche strutturali di questi mezzi”. E anche le modalità di caricamento, con riferimento al baricentro dei carichi da movimentare, “possono incidere ulteriormente sempre sulla stabilità dell’insieme in movimento”.
Riportiamo poi alcuni elementi di prevenzione del rischio di investimento:
• “formare e addestrare il personale appositamente designato alla conduzione dei carrelli;
• corretta organizzazione del lay-out tale da garantire spazio sufficiente per le manovre e per il transito delle persone;
• apporre segnaletica di sicurezza chiara e ben visibile;
• mantenere efficienti i sistemi frenanti e di segnalazione acustica e/o luminosa”.

I rischi dei nastri trasportatori

Concludiamo questa breve panoramica sulle macchine di movimentazione dei carichi parlando dei nastri trasportatori che trovano generalmente “prevalente utilizzo nei reparti di produzione e montaggio” e che si presentano “con una grande varietà di forme e dimensioni legati ai diversi impieghi: all’interno o all’esterno, in sotterraneo, per brevi percorsi, lunghi o molto lunghi, orizzontali o inclinati, da soli o collegati ad altri dispositivi di trasporto, carico o scarico di materiali, fissi o mobili”.
In ogni caso la loro caratteristica comune è quella “di possedere l’avvolgimento del nastro su tamburi o rulli, e delle catene su ruote dentate generalmente montate sulle estremità (ruote motrici e di rinvio) e l’appoggio intermedio su rulli di sostentamento”. E, in questo caso, i rischi per gli operatori sono fondamentalmente di tipo meccanico: “occorre infatti considerare il possibile contatto della persona con i vari elementi che compongono il nastro trasportatore nel suo complesso, ma anche i rischi di contatti con il materiale trasportato che, a seconda della sua natura, può a sua volta dare origine ad una serie di altri rischi (taglio, schiacciamento, abrasione, ecc.)”.

Riportiamo, in conclusione, alcune indicazioni sulla prevenzione dei rischi di contatto di parti del corpo con superfici di elementi in rotazione:
• “delimitazione degli spazi nell’intorno del nastro trasportatore;
• utilizzo di nastri provvisti di protezioni mobili con dispositivo di blocco;
• utilizzo di nastri provvisti di carter con dispositivo di blocco elettrico in caso di rimozione;
• esecuzione di regolazioni, manutenzione e pulizia solo a macchina ferma;
• utilizzo di indumenti di lavoro idonei”.
Queste invece sono indicazioni per prevenire il contatto con il materiale trasportato:
• “adozione di ripari laterali del nastro trasportatore;
• limitazione delle zone di possibile rischio di caduta materiali dal nastro;
• predisposizione di passerelle per il passaggio da una parte all’altra del nastro trasportatore;
• buona progettazione nel posizionamento dei comandi”.

QUI CALENDARIO DEI PROSSIMI CORSI DI FORMAZIONE PER CARRELLI ELEVATORI – PATENTINO MULETTI.

vai al sito da cui è tratto l’articolo:
Il sito “ Impresa Sicura”: l’accesso via internet è gratuito e avviene tramite registrazione al sito.

Scarica i documenti di riferimento:
Commissione Consultiva Permanente per la salute e sicurezza sul lavoro – Buone Prassi -Documento approvato nella seduta del 27 novembre 2013 – Impresa Sicura+ù

Fonte: PUNTOSICURO.IT

Corsi per patentino mulettisti e carrelli elevatori previsti in Calabria: Lamezia Terme, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Vibo Valentia.