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Covid-19 e sistemi di SSL: una sfida globale

Covid-19 e sistemi di SSL: una sfida globale per la salute e la sicurezza sul lavoro

Il rapporto realizzato in occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro 2021 dal titolo “Anticipare ed essere pronti a rispondere alle crisi. Investire in sistemi resilienti di Salute e Sicurezza sul Lavoro”

  • analizza la prevenzione e la gestione dei rischi inerenti alla crisi sanitaria;
  • esamina altri rischi per la salute e la sicurezza correlati al cambiamento delle modalità di lavoro derivanti dalle misure di controllo dei virus.

La pandemia di Covid-19 ha avuto profonde ripercussioni su quasi tutti gli aspetti del mondo del lavoro: dal rischio di contrarre il virus, alla perdita del lavoro, alla chiusura delle attività, alle restrizioni alla mobilità e il confinamento, alla chiusura delle scuole e agli impatti sulle catene globali di fornitura.

I cambiamenti avvenuti in risposta alla pandemia hanno generato alti livelli di disoccupazione, una perdita massiccia di ore lavorate, la chiusura delle attività e condizioni di lavoro precarie per molti lavoratori.

Durante la crisi, le imprese e i lavoratori occupati nell’economia informale sono stati particolarmente esposti ai rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro, a causa della mancanza di tutele adeguate.

Oltre al rischio di contrarre il nuovo coronavirus, in tutti i settori i lavoratori hanno affrontato anche altre sfide correlate al lavoro ed emerse durante la pandemia, quali l’aumento dello stress, della violenza e delle molestie.

In alcuni casi, le nuove modalità di organizzazione del lavoro adottate per mitigare la diffusione del virus possono dare origine a nuovi rischi per la SSL, come i rischi chimici, ergonomici e psico-sociali.

Politiche nazionali e sistemi normativi in materia di salute e sicurezza sul lavoro

Disporre di politiche e sistemi normativi solidi in materia di SSL (Salute e sicurezza sul lavoro), integrati da disposizioni normative coerenti, può contribuire all’elaborazione di una strategia di preparazione e risposta efficace per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori e aumentare le possibilità di ripresa o continuità delle attività aziendali.

La pandemia di COVID-19 ha evidenziato la necessità di disporre di un quadro normativo completo in materia di SSL, che definisca i diritti e le responsabilità fondamentali, che sia rivolto a tutti i lavoratori e che prenda in considerazione tutti i rischi legati alla SSL.

È necessario inoltre che tale sistema sia funzionale e reattivo, consentendo l’adozione di misure tempestive e adeguate per affrontare situazioni impreviste e mitigare i rischi per la SSL, siano essi nuovi, emergenti ed esistenti.

Riconoscimento del COVID-19 come infortunio sul lavoro e/o malattia professionale

Attualmente, diversi paesi riconoscono il COVID-19 come infortunio o malattia professionale per gli operatori sanitari e i lavoratori addetti all’emergenza, mentre in altri paesi questo riconoscimento si estende anche ai lavoratori dei servizi considerati essenziali. Altri paesi, invece, hanno esteso questo riconoscimento a tutti i settori o professioni.

Indagine della Rete di esperti di salute e sicurezza sul lavoro del G20

La Rete di esperti di SSL del G20 ha realizzato, in collaborazione con l’OIL, un’indagine in 12 paesi: Argentina, Australia, Cina, Francia, Germania, Giappone, Indonesia, Italia, Regno Unito, Russia, Spagna e Turchia.

Questa indagine ha analizzato il modo in cui i paesi hanno risposto alla pandemia e le tipologie di misure adottate per rallentare la diffusione del virus sul lavoro.

indagine g20 ssl

Sono state elaborate normative e direttive specifiche per prevenire e limitare altri rischi correlati, come i rischi chimici, ergonomici e psicosociali, che possono sorgere come conseguenza dell’adozione delle misure di SSL e delle nuove procedure e modalità di lavoro per prevenire i contagi.

Considerato l’aumento del rischio di violenza e molestie sia fisiche che psicologiche, in particolare contro gli operatori sanitari, molti paesi hanno adottato delle politiche e delle norme volte a prevenire tali comportamenti.

Altrettanto importante è garantire il rispetto delle norme in materia di SSL. La crisi causata dal COVID-19 ha messo in evidenza la necessità di intensificare e rafforzare i sistemi di ispezione del lavoro affinché possano adattarsi a queste nuove sfide.

Oltre all’ispezione del lavoro, anche altri meccanismi— come i servizi di consulenza, i codici di condotta, gli obblighi contrattuali, le attività di informazione e sensibilizzazione e gli incentivi —possono contribuire al rispetto delle norme in materia di SSL.

Quadri istituzionali nazionali in materia di salute e sicurezza sul lavoro

La crisi del COVID-19 ha evidenziato la necessità di disporre di quadri istituzionali solidi in materia di SSL.

L’esistenza di un’autorità nazionale competente in materia di SSL — che garantisca una leadership affidabile in un momento di crisi — è fondamentale per attuare una risposta coordinata e tempestiva in un contesto in rapida evoluzione.

Il quadro istituzionale nazionale in materia di SSL dovrebbe prevedere dei meccanismi per assicurare il dialogo sociale sulla salute e la sicurezza sul lavoro. Il rafforzamento del consenso attraverso un approccio tripartito consente una più efficace attuazione delle misure, anche quando queste risultano complesse o di difficile attuazione.

L’organo consultivo nazionale tripartito sulla SSL è un meccanismo comune sviluppato dai paesi per garantire la partecipazione dei lavoratori e dei datori di lavoro alla governance della SSL, in cui sono rappresentati tutti o quasi tutti i ministeri, le istituzioni e le parti sociali pertinenti.

Tale organismo dovrebbe essere coinvolto nel processo decisionale a livello nazionale, come l’elaborazione di disposizioni o direttive per attenuare l’impatto del COVID-19.

Servizi di salute sul lavoro

La pandemia di COVID-19 ha evidenziato il ruolo fondamentale di collegamento che i servizi di salute sul lavoro svolgono tra il sistema sanitario pubblico e i luoghi di lavoro.

Tali servizi possono essere istituiti dalle imprese, dalle autorità pubbliche, dagli organi di previdenza sociale, nonché da qualsiasi ente autorizzato. Inoltre, essi possono essere istituiti per una singola impresa o come servizio comune per un determinato numero di imprese.

I servizi di salute sul lavoro rivestono un ruolo fondamentale poiché forniscono consulenza e sostegno ai datori di lavoro nella valutazione dei rischi e nell’adozione di adeguate misure preventive, orientando le strategie e le misure sul lavoro, valutando e monitorando la salute dei lavoratori e fornendo assistenza di primo soccorso.

Nel contesto della pandemia di COVID-19, i servizi per la salute sul lavoro — per monitorare la salute dei lavoratori e fornire primo soccorso e una risposta alle situazioni di emergenza — si sono spesso occupati di tracciare i casi confermati e sospetti, nonché i potenziali contagi, fornire indicazioni ai lavoratori sulla quarantena e notificare le informazioni in loro possesso alle autorità sanitarie e di previdenza sociale competenti.

I servizi di salute sul lavoro forniscono inoltre raccomandazioni per facilitare l’adeguamento del luogo di lavoro ai lavoratori e proteggere i lavoratori maggiormente vulnerabili.

Durante la pandemia di COVID-19, questi servizi hanno consentito di ottimizzare il lavoro in base allo stato di salute dei lavoratori e agli altri fattori di rischio noti, quali l’età, l’etnia e l’indice di massa corporea.

Servizi di informazione, consulenza e formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro

I servizi di informazione e consulenza in materia di SSL costituiscono il prerequisito per il buon funzionamento dei servizi stessi di SSL, in quanto forniscono ai lavoratori e ai datori di lavoro informazioni essenziali e aggiornate sui requisiti di SSL esistenti e di nuova introduzione, sia in contesti ordinari che in situazioni di emergenza.

Le autorità nazionali preposte alla SSL hanno svolto un ruolo chiave nella diffusione delle informazioni sulla pandemia, attraverso la creazione di siti ad hoc e materiale di supporto destinato a diversi settori, facilmente riproducibile per essere distribuito ai lavoratori o affisso nei luoghi di lavoro.

Tali iniziative sono particolarmente importanti per le micro, piccole e medie imprese che spesso non possiedono le competenze e le capacità necessarie per elaborare simili supporti.

Le campagne di informazione e sensibilizzazione svolgono un ruolo fondamentale nella promozione di temi chiave di SSL.

Nel caso del COVID-19, sono state organizzate delle campagne di sensibilizzazione relativamente al rischio della trasmissione del virus tra i lavoratori dei servizi essenziali e l’aumento dei casi di violenza e molestie, compresa la violenza domestica, come conseguenza del confinamento domestico dei lavoratori.

Anche la formazione in materia di SSL è una componente importante di risposta alla crisi perché è necessario che i lavoratori sappiano come applicare e rispettare le nuove misure e procedure.

I programmi di formazione sulla salute e la sicurezza sul lavoro sono stati modificati per includere i nuovi rischi, come la prevenzione della trasmissione del virus, l’attuazione di controlli amministrativi e tecnici per contenere la diffusione del virus e la prevenzione degli effetti psicosociali dovuti al cambiamento delle modalità di lavoro.

Raccolta dati e ricerca in materia di salute e sicurezza sul lavoro

La raccolta dati e di informazioni sulla salute e la sicurezza sul lavoro e l’istituzione di sistemi di notifica consentono ai governi e ai datori di lavoro di prendere decisioni informate sulle politiche in materia di SSL e di rispondere adeguatamente soprattutto in situazioni di emergenza.

La raccolta e l’uso di dati affidabili sulla salute e la sicurezza sul lavoro sono fondamentali per elaborare politiche, norme, strategie e altre misure in tema di SSL.

Un sistema completo ed efficace per la raccolta e l’analisi delle informazioni dovrebbe includere meccanismi e strutture adeguate per la registrazione e la notifica degli infortuni e delle malattie professionali. Tali sistemi dovrebbero disporre di adeguate capacità di ricerca per identificare i rischi nuovi ed emergenti, nonché le nuove tecniche di prevenzione per affrontare tali rischi.

Se i paesi dispongono di queste capacità, essi possono concentrare i loro studi e le loro ricerche sulle necessità attuali, e quindi dare supporto tecnico ai decisori delle politiche durante le crisi sanitarie, come la pandemia di COVID-19, raccogliendo dati e generando informazioni basate su dati empirici.

Nella maggior parte dei paesi, le imprese hanno l’obbligo di registrare e notificare i casi di infortuni e malattie professionali.

Per promuovere il rispetto di tali obblighi di notifica, le autorità competenti in materia di SSL e altre autorità responsabili, in collaborazione con le parti sociali, devono informare i datori di lavoro e i lavoratori sulle loro responsabilità in termini di registrazione e notifica.

Le statistiche sulle ispezioni del lavoro possono anche fornire dati affidabili su infortuni e malattie professionali, sul rispetto dei requisiti di SSL e su altre questioni in materia di SSL.

Le indagini, sia generali che settoriali, possono essere condotte relativamente ad aspetti critici dell’organizzazione e dell’attuazione delle misure di prevenzione all’interno delle imprese.

Le parti sociali, inoltre, possono raccogliere dati sulla percezione e le esperienze dei loro membri. Gli studi e le ricerche sono spesso necessari per accertare la realtà per le quali non vi sono dati sufficienti.

Nel quadro della crisi legata al COVID-19, gli studi e le ricerche in ambito di SSL possono rivelarsi utili per l’elaborazione e l’aggiornamento delle normative, in particolare per:

  • identificare i rischi specifici in un determinato settore o industria (comprese sia le principali fonti di esposizione al virus che altri rischi correlati), e le strategie per mitigare tali rischi;
  • acquisire una conoscenza più approfondita su gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari o gravi;
  • identificare e valutare le conseguenze per la salute a breve e a lungo termine, ossia gli effetti del nuovo coronavirus e le conseguenze derivanti dall’esposizione ad altri rischi e situazioni lavorative correlate;
  • verificare la conformità e accertare l’efficacia delle disposizioni legali per settore, regione e tipo di impresa, al fine di rafforzare l’adesione di coloro chiamati ad adempiere a tali obblighi.

Quando le crisi si estendono a più paesi, come la pandemia COVID-19, la cooperazione internazionale è fondamentale per scambiare esperienze e lezioni apprese.

In questo contesto, l’OIL fornisce una guida internazionale sulla protezione della sicurezza e della salute dei lavoratori per identificare soluzioni sostenibili a breve, medio e lungo termine per gli individui, i lavoratori, le comunità e le nazioni.

Rafforzare i sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro nelle imprese

Durante la pandemia di COVID-19, i luoghi di lavoro sono stati adattati alle politiche, alle procedure e alle misure straordinarie adottate per prevenire i contagi. In questo contesto, la collaborazione tra i datori di lavoro, i dirigenti aziendali e i lavoratori è essenziale per garantire l’applicazione e il rispetto delle misure di gestione dei rischi.

Come raccomandato dall’OIL, già prima della pandemia, alcune aziende disponevano di un piano generale di emergenza sul lavoro per far fronte a crisi sanitarie e pandemie. Questo piano può rivelarsi utile per affrontare situazioni impreviste, come la pandemia di COVID-19, e adottare una risposta rapida, coordinata ed efficace.

Per adottare le misure necessarie, è necessario che i datori di lavoro di lavoro — in consultazione coni lavoratori e i loro rappresentanti — effettuino una valutazione dei rischi organica ed esaustiva, prendendo in considerazione l’ambiente di lavoro, le mansioni da svolgere e le misure già disponibili(come i controlli tecnici o amministrativi e i DPI).

La valutazione dei rischi deve estendersi a tutti i lavoratori, i fornitori, i clienti e i visitatori e deve coprire l’intera giornata lavorativa, incluso l’accesso agli spazi condivisi, come i dormitori, i mezzi di trasporto, le aree caffè, i servizi igienici e le aree di passaggio.

La valutazione dei rischi, inoltre, deve prendere in considerazione le caratteristiche individuali dei lavoratori. Il rischio di contrarre e sviluppare una forma grave di COVID-19 è maggiore negli anziani e nelle persone con determinate condizioni di salute preesistenti.

I lavoratori con disabilità inoltre sono maggiormente esposti al rischio di contrarre il COVID-19, a causa delle difficoltà nell’accesso ai servizi igienici, di rispettare il distanziamento sociale o nell’accesso alle informazioni.

Allo stesso modo, anche i lavoratori migranti possono essere più vulnerabili, a causa di diversi fattori: le barriere linguistiche, una limitata conoscenza della comunità ospitante, la difficoltà nell’accesso e nella comprensione delle informazioni sulle misure di SSL o dei loro diritti in quanto lavoratori, la condivisione di alloggi in cui è difficile, se non addirittura impossibile, rispettare il distanziamento sociale o le adeguate misure igieniche.

È fondamentale proteggere i lavoratori dai rischi legati alle nuove condizioni e organizzazioni di lavoro. Le misure di prevenzione devono essere attuate conformemente alla gerarchia dei controlli e agli obblighi stabiliti, come disposto nelle norme e nelle linee guida dell’OIL:

gerarchia controlli

Meccanismi di supporto per un progressivo miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro nelle piccole imprese e nell’economia informale

Le micro, piccole e medie imprese (MPMI), così come coloro che operano nell’economia informale, sono stati particolarmente colpiti dagli effetti della pandemia.

Molti di essi non dispongono delle risorse sufficienti per investire nella SSL, specialmente di fronte a un esponenziale aumento dei rischi legati al virus.

Molti lavoratori delle MPMI e dell’economia informale sono particolarmente esposti al rischio di infortunio o malattia professionale che costituiscono una minaccia sia per le imprese che per la forza lavoro.

Guardare al futuro: sistemi di salute e sicurezza sul lavoro resilienti per affrontare le crisi

La pandemia di COVID-19 ha avuto profonde ripercussioni sul mondo del lavoro. I lavoratori, oltre ad essere stati esposti al rischio di contrarre il virus sul lavoro, sono stati anche soggetti a restrizioni alla mobilità.

Il ricorso al telelavoro è in aumento e molte attività commerciali e produttive sono state costrette a chiudere. Oltre al sistema sanitario pubblico — che ha la responsabilità di prevenire la diffusione del virus COVID-19 e altri rischi per la salute pubblica — è fondamentale disporre di sistemi nazionali di SSL forti ed efficaci per salvaguardare la vita e la salute dei lavoratori.

Per questo motivo, è necessario che tali sistemi dispongano di adeguate risorse umane, materiali e finanziarie. La crisi ha mostrato l’importanza della SSL come attore chiave all’interno del più ampio sistema di risposta alle emergenze e di salute pubblica.

I piani di emergenza nazionali di preparazione e risposta alle emergenze dovrebbero includere anche una preparazione e risposta in materia di SSL.

Le recenti crisi — come l’esplosione di nitrato di ammonio del 2020 a Beirut, i numerosi disastri naturali e le minacce alla salute pubblica come le epidemie di Ebola — hanno messo a dura prova la solidità dei sistemi di risposta alle crisi e hanno avuto forti implicazioni sulla salute e la sicurezza dei lavoratori.

Investire nel rafforzamento dei sistemi di SSL aiuterà i governi, i datori di lavoro e i lavoratori a rispondere all’attuale pandemia, proteggerà la salute sul posto di lavoro e favorirà una rapida ripresa, scongiurando il pericolo di ulteriori contagi. Il rafforzamento di sistemi di SSL resilienti fornirà anche una base per rispondere ad altre crisi ed eventi imprevisti che potrebbero verificarsi in futuro.

Strumenti per proteggere la salute e la sicurezza dei lavoratori durante la crisi di COVID-19

Fonte: www.ilo.orgOrganizzazione internazionale del Lavoro